Il 20 febbraio in diretta su Rai5 l’opera sospesa un anno fa Zubin Mehta sul podio, regia di Damiano Michieletto
Il Teatro alla Scala ha innestato la marcia giusta. La macchina del teatro lirico, fatta di mille ingranaggi (pensiamo solo alla complessità dei rapporti sindacali, da sempre un nodo cruciale per tutti i sovrintendenti), è ripartita dopo lo stop forzato del lockdown e i tentativi (non tutti andati in porto per i paletti delle restrizioni) di rimessa in moto. E ora procede spedita. Tanto che, alla vigilia del Così fan tutte di Wolfgang Amadeus Mozart che sabato 23 gennaio sarà trasmesso in streaming sui canali social del teatro e su quelli di RaiCultura, ha già annunciato i prossimi progetti. Ad iniziare dalla Salome di Richard Strauss.
Si riparte da dove ci si era fermati, perché un anno fa lo spettacolo immaginato dal regista Damiano Michieletto era pronto al debutto, provato e prossimo alla generale. Invece la chiusura dei teatri del 23 febbraio aveva mandato tutti a casa. Ora Salome va in scena senza pubblico in sala (in vista del ritorno in cartellone tra due anni), ripresa dalle telecamere Rai che la mandano in diretta su Rai5 il 20 febbraio. Atto unico di un’ora e quaranta minuti, niente coro, pochi personaggi che possono agire distanziati, nel pieno rispetto delle regole antiCovid.
A marzo 2020 sul podio ci doveva essere Riccardo Chailly per il suo primo titolo teatrale di Strauss. Ora la bacchetta passa a Zubin Metha – passaggio di testimone che diventa anche un omaggio al direttore d’orchestra indiano, straussiano doc, che debuttò a Milano nel 1974 proprio con Salome – già impegnato con la Scala in questo periodo, prima che la pandemia sconvolgesse le agende di tuti gli artisti. Tanto che sabato 6 febbraio (con diretta streaming sul sito della Scala e sui canali Facebook e YouTube del teatro) il direttore sarà sul podio per un concerto dal programma variegato e accattivante: si parte con Mozart, la Sinfonia n.38 in re maggiore Praga e le arie da concerto Voi avete un cor fedele e Chi sa, chi sa, qual sia affidate al soprano Chen Reiss; si prosegue con il graditissimo ritorno a Mlano del baritono Simon Keenlyside impegnato nei Kindertotenlieder di Gustav Mahler e si approda a La valse di Maurice Ravel.
In Salome cambio di cast rispetto a quello che ha lavorato un anno fa alla preparazione dello spettacolo: Salome è Elena Stikhina (dopo questo che è il suo debutto scaligero l’attendono Aida a Parigi con Michele Mariotti e Tosca a New York con Yannik Nezet-Seguin), Iochanaan Wolfgang Koch, Herodes Gerhard Siegel ed Herodias Linda Watson. Immutato, invece, lo spettacolo di Michieletto con le scene di Paolo Fantin, i costumi di Carla Teti, le luci di Alessandro Carletti e la coreografia (nell’opera c’è la celeberrina Danza dei sette veli) di Thomas Wilhelm.
Salome inaugura una stagione in streaming (ma si lavora come se si dovesse andare in scena con il pubblico così da essere pronti nel caso arrivasse il via libera alla riapertura dei teatri) che dovrebbe proseguire con Rigoletto con la regia di Mario Martone e Il barbiere di Siviglia affidato a Leo Muscato; non solo, Riccardo Chailly dovrebbe tornare sul podio per un tutto Stravinskij mentre per Pasqua Myung Whun Chung dovrebbe dirigere lo Stabat Mater di Gioachino Rossini. Progetti da confermare, naturalmente. Ma la macchina Scala ha ormai ripreso a viaggiare veloce.
Nella foto un bozzetto di Paolo Fantin per Salome