21.03.2020 Primavera tra musica e poesia. Così laFil, la Filarmonica di Milano fondata lo scorso anno da Daniele Gatti, saluta la nuova stagione e celebra la Giornata mondiale della poesia. Lo fa, naturalmente, virtualmente. Oggi, sabato 21 marzo, in streaming sul canale YouTube e sul sito di BookCity Qui il link si può vedere gratuitamente il concerto che lo scorso novembre ha chiuso l’ottava edizione della kermesse letteraria milanese. Iniziativa che si inserisce nel solco dell’impegno di tantissime istituzioni musicali che, in tempi di teatri e sale da concerto chiuse per l’emergenza coronavirus, mettono a disposizione del pubblico le loro esibizioni riprese in video. Il concerto sarà visibile sino alla mezzanotte di domenica 22 marzo.
Guarda il concerto sul canale YouTube di BookCity
Una serata, quella andata in scena sul palco del Teatro dell’Arte lo scorso 17 novembre, sempre tra musica e poesia perché sul leggio dell’orchestra – che unisce giovani talenti ad affermati strumentisti, prime parti di orchestre italiane ed europee – ci sono tre lieder di Franz Schubert su testi di Johann Wolfgang von Goethe, pagine affidate al mezzosoprano Adriana Di Paola e introdotte dalla voce recitante di Anna Nogara che propone la traduzione italiana delle liriche tedesche: Gretchen am Spinnrade, Margherita all’arcolaio ed Erlkönig, Il re degli elfi, nella trascrizione per orchestra di Max Reger, Ganyme, in quella di Richard Strauss. Non solo. Seconda parte con la Sinfonia n.2 in re maggiore di Ludwig van Beethoven.
Sul podio de la Fil Marco Seco, direttore che si alterna con Daniele Gatti alla guida della formazione musicale che vede accanto ai giovani talenti italiani, prime parti dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia e dei Berliner philharmoniker, dei Wiener philharmoniker e dell’Orchestre national de France. «I lieder di Schubert su testi di Goethe furono sicuramente tra i più conosciuti già all’epoca delle prime esecuzioni e hanno profondamente trasformato l’arte delle parole in musica e il modo in cui quest’ultima può evocare storie, emozioni e la natura» spiega Marco Seco illustrando il programma. «La Seconda sinfonia di Beethoven – aggiunge – fa parte di un momento di grande cambiamento nella vita del compositore tedesco, che in quegli anni aveva scoperto di soffrire della malattia che lo avrebbe portato alla sordità. Si percepiscono fortemente i contrasti tra i canoni musicali dell’epoca e il turbamento romantico che darà sfogo al suo genio futuro».
Un concerto virtuale in attesa di poter tornare a fare musica dal vivo per laFil. «Vogliamo ricordare a tutti che la musica non si ferma e che può aiutarci a superare questa difficile fase: lo vediamo anche dai brani spontanei che ogni pomeriggio ascoltiamo dai balconi italiani. La speranza mia e di tutta l’orchestra è di tornare quanto prima a suonare dal vivo» dice Luca Formenton, patron de Il saggiatore e presidente de LaFil.
Nella foto@Nicola Malnato il conceto di chiusura di BookCity 2019 de laFil diretto da Marco Seco