18.02.2020 Via libera da parte dell’assemblea dei Fondatori del Teatro alla Scala al nuovo consiglio di amministrazione della fondazione lirica milanese. Approvato all’unanimità l’ingresso di Maite Carpio Bulgari, nominata al posto di Margherita Zambon dal ministro dei Beni e delle attività culturali Dario Franceschini, che ha invece confermato il secondo consigliere espresso dal Mibac, il finanziere Francesco Micheli, che siede in cda già da qualche anno. La Regione Lombardia mette Nazzareno Carusi al posto di Philippe Daverio. Dopo la morte di Giorgio Squinzi la Mapei lascia la poltrona (per occupare la quale un socio fondatore permanente deve garantire, da statuto, un contributo di 3 milioni di euro l’anno per tre anni), una decisone che era già nell’aria dato che dopo la scomparsa del padre i figli di Squinzi non avevano indicato un sostituto. Prende il posto di Mapei un altro socio fondatore permanente, Allianz (entrato nella fondazione nel 2018) che sarà rappresentata dall’amministratore delegato Giacomo Acampora. Gli altri soci fondatori permanenti, presenti in cda, confermano i loro rappresentanti: la Fondazione Cariplo con Giovanni Bazoli, Eni con Claudio Descalzi e Fondazione Banca del Monte di Lombardia con Aldo Poli. Confermato anche Alberto Meomartini per la Camera di commercio. Presidente, come da statuto il sindaco di Milano, Beppe Sala per il quale «i nuovi componenti del consiglio di amministrazione vengono ad aggiungere le loro competenze al lavoro svolto dai membri che oggi abbiamo confermato». Nel rivolgere loro e a Dominique Meyer che si accinge a ricoprire la carica di sovrintendente i migliori auguri di buon lavoro Sala si è detto «lieto di sottolineare l’ingresso in consiglio di Allianz che completa così un importante percorso di sostegno al Teatro e di protagonismo nella vita culturale della città». Presente anche Meyer, che siederà in cda dal 1 marzo, quando entrerà in carica ufficialmente come nuovo sovrintendente del Piermarini. «Il nuovo consiglio ha le caratteristiche per svolgere al meglio il lavoro che ci attende negli anni a venire per l’ulteriore sviluppo del nostro teatro» ha detto.