Il direttore milanese tiene a battesimo la nuova formazione che riunisce i musicisti delle migliori compagini italiane Inaugurazione il 31 maggio con l’integrale di Schumann
Nasce una nuova orchestra. Nasce a Milano. Tutta finanziata da privati. E si chiama laFil, sigla che sta per la Filarmonica di Milano. L’idea è di Daniele Gatti, direttore milanese tra le bacchette più importanti e autorevoli in circolazione: direttore musicale dell’Opera di Roma, regolarmente in cartellone al Teatro alla Scala e al Maggio musicale fiorentino, spesso sul podio dei Berliner e dei Wiener, ospite a Salisburgo e a New York. Un passato da direttore musicale a Bologna, all’Opernhaus di Zurigo, all’Orchestre national de France e al Concertgebow di Amsterdam. Da tutte queste frequentazioni ecco l’idea – che si è già rivelata vincente nelle eccellenze, create da Claudio Abbado, dell’Orchestra Mozart e della Lucerne festival orchestra – di un’orchestra che raccogliesse musicisti da diverse formazioni facendoli suonare accanto a giovani di talento. Nasce così laFil che fa sedere allo stesso leggio musicisti dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia, del Teatro alla Scala, dell’Orchestra sinfonica nazionale della Rai, del Teatro Comunale di Bologna, dell’Opera di Roma, della Fenice di Venezia, del Regio di Torino, del Verdi di Trieste, del Maggio musicale fiorentino, dei milanesi Pomeriggi musicali e di due compagini internazionali i Wiener philarmoniker e la Mahler chamber orchestra. Tra i giovani ci sono Margherita Miramonti, entrata da poco tra i primi violini della Fenice di Venezia e Francesco Platoni recentemente nominato primo contrabbasso dell’Orchestra Rai.
Siglato un accordo con il Comune di Milano per la realizzazione di concerti ed eventi culturali di interesse dell’amministrazione per il triennio 2019-2021, anche attraverso l’ospitalità in residenza dell’orchestra presso spazi di proprietà comunale. Una nuova orchestra per il capoluogo lombardo dove la musica, certo, non manca tra Scala, Filarmonica, laVerdi e le molte società concertistiche. Che arricchisce il panorama e che non entra in concorrenza con quanto già si ascolta. Proprio per la sua formula, quella di riunire attorno ad alcuni progetti e in alcuni periodo dell’anno i musicisti solitamente impegnati nelle file delle loro orchestre. E l’inaugurazione, in cartellone il 31 maggio e il 2 giugno, è proprio nel segno di uno di questi progetti: Gatti sarà sul podio per l’integrale delle Sinfonie di Robert Schumann. Due concerti a ingresso gratuito (è necessario, però, iscriversi sul sito della Fil Clicca qui per collegarti al sito) offerti al pubblico milanese per festeggiare la nascita dell’orchestra. Che ha quattro fondatori Luca Formenton, presidente del Saggiatore (a capo della fondazione che gestisce laFil), Roberto Tarenzi, viola del Quartetto Borciani e docente al Conservatorio di Milano, Carlo Maria Parazzoli, primo violino di Santa Cecilia e Marco Seco, direttore d’orchestra italo-argentino.
«Più di un anno fa – racconta Daniele Gatti – ci siamo trovati a casa mia a Milano con Roberto Tarenzi e Carlo Parazzoli con i quali ci conosciamo da trent’anni. Chiacchierando ho fatto loro presente un mio desiderio: quello di riunire i migliori musicisti delle principali orchestre italiane, per fare musica insieme. Da questa prima suggestione è nato un progetto che si è sviluppato in maniera più articolata, allargando la partecipazione alla nuova generazione di giovani musicisti italiani. Ci siamo poi orientati verso l’idea di proporre un format che comprendesse musica sinfonica e da camera, in date ravvicinate. Con i giovani della sezione degli archi ci siamo già incontrati per alcune prove. L’entusiasmo e l’impegno di questi musicisti mi ha reso ancora più felice di essere tra gli ispiratori di questo progetto».
La “casa” della nuova orchestra avrebbe dovuto essere il Teatro Lirico chiuso da anni e in fase di restauro. Ma proprio il protrarsi dei lavori ha costretto gli organizzatori a trovare un’altra sede, almeno per questa fase iniziale. Residenza milanese della Fil sarà il Palazzo delle Scintille, edificio in tardo stile art nouveau, progettato dall’architetto Paolo Vietti Violi nel 1923 per la Fiera campionaria (il Padiglione 3) che nel 1946 ha ospitato gli spettacoli del Teatro alla Scala durante la ricostruzione della sala del Piermarini distrutta dalle bombe della guerra e che oggi è nel cuore di City life. Cornice dei concerti da camera saranno, invece, le Gallerie d’Italia in piazza Scala. Ma la musica arriverà anche nei parchi perché, spiegano gli organizzatori, «tra gli obiettivi dell’orchestra c’è la ricerca di un rapporto diretto con un pubblico quanto più ampio e giovane possibile che venga coinvolto e reso partecipe anche attraverso momenti di socializzazione extra-concerto. Centrale è l’investimento e lo sviluppo di nuove tecnologie e media per una consultazione all’avanguardia delle informazioni e dei programmi e per una fruizione dinamica dei concerti».
A Milano si parte con il tutto Schumann di Gatti: il 31 maggio in programma la Sinfonia n. 1 in si bemolle maggiore e la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore; il 2 giugno si ascoltano la Sinfonia n. 2 in do maggiore e la Sinfonia n. 4 in re minore. Altro appuntamento milanese (dove l’orchestra il 17 novembre chiuderà la kermesse di BookCity) in autunno quando, dal 25 ottobre al 3 novembre toccherà all’integrale delle Sinfonie di Johannes Brahms. Ancora Gatti sul podio delle quattro pagine che saranno affiancate dal Concerto per violino e orchestra in re maggiore di Beethoven con Frank Peter Zimmermann e il Concerto per violoncello e orchestra in la minore di Schumann con Jan Vogler.
Un’altra residenza sarà poi Sestri Levante, in Liguria, dove l’orchestra terrà concerti dal 19 al 28 luglio: diretti da Marco Seco i musicisti saranno impegnati in sei concerti con programmi che spaziano dall’Egmont alla Sinfonia n. 7 in la maggiore di Beethoven, dalla Sinfonia n. 1 in do minore di Mendelssohn alla Sinfonia concertante in si bemolle maggiore n. 105 di Haydn, dalla Sinfonia concertante per violino, viola e orchestra in mi bemolle maggiore di Mozart, fino ai lieder di Schubert.