28.04.2021 Anche il Teatro alla Scala riapre le porte al pubblico. Dopo giorni di annunci e smentite, di trattative con i sindacati su quale dovese essere il primo appuntamento con gli spettatori in sala, il calendario è pronto: il 10 maggio il direttore musicale Riccardo Chailly sarà sul podio di orchestra e coro scaligeri, affiancati dal soprano Lise Davidsen, per Verdi e Wagner, Strauss e Cajkovskij (concerto che l’11 maggio andrà su RaiPlay). Saranno, dunque, i musicisti milanesi a suonare per primi nella sala del Piermarini dopo sei mesi di chiusura. Il giorno dopo, l’11 maggio, toccherà ai Wiener philharmoniker diretti da Riccardo Muti, concerto ripreso dalla Rai che lo trasmetterà per gli 80 anni del maestro, a luglio. Il 17 maggio tocca a Daniel Harding salire sul podio della Filarmonica della Scala.
Cinquecento i posti in sala con il pubblico nei palchi e in galleria (biglietti da 95 a 15 euro, prelazione per gli abbonati dal 4 maggio, vendita dal 6) perché in platea resterà la pedana costruita per garantire il distanziamento degli orchestrali. Perché la parola d’ordine del sovrintendente Dominique Meyer resta prudenza, per tutelare lavoratori e pubblico perché siamo “in una fase che presenta ancora forti elementi di incertezza del quadro epidemiologico”. L’opera torna il 25 maggio, ma per ora ancora in streaming, con L’italiana in Algeri di Rossini nello storico allestimento di Ponnelle e diretta da Ottavio Dantone. Streaming anche per il balletto il 15 maggio per la serata Grandi coreografi. A maggio la Scala annuncerà la prossima stagione e gli appuntamenti dei prossimi mesi.