La Sächsische Staatskapelle di Dresda ha eletto Daniele Gatti come suo prossimo direttore principale. Lunedì 20 giugno l’orchestra della città sassone si è riunita e ha chiesto al consiglio direttivo e al ministro per la cultura e il turismo del land sassone, Barbara Klepsch, di avviare una trattativa con il direttore d’orchestra milanese, classe 1961, per proporgli la nomina a futuro direttore principale della Staatskapelle. Gatti, che ha diretto per la prima volta la storica orchestra tedesca nel 2000, prenderà il posto di Christian Thielemann il cui incarico di direttore principale scadrà a luglio 2024, pochi mesi prima della fine del mandato di Gatti come diurettore principale del Maggio musicale fiorentino (il triennio del direttore al Maggio finirà a dicembre del 2024).
«Con l’elezione di Daniele Gatti come prossimo direttore principale, noi della Sächsische Staatskapelle di Dresda non solo possiamo continuare la proficua collaborazione avvenuta negli ultimi anni a partire dal 2000, ma soprattutto assicurarci come guida uno dei più apprezzati direttori d’orchestra del nostro tempo. La sua sensibilità per il suono speciale della Staatskapelle, le sue visioni musicali avvincenti e, ultima, ma non meno importante, la sua reputazione internazionale lo hanno reso il candidato preferito dell’orchestra» scrive il consiglio direttivo della Staatskapelle di Dresda in un comunicato nel quale i musicisti si dicono certi che «con il maestro Gatti come direttore principale potremo affrontare il futuro con gli stessi elevati standard artistici di sempre».
La prima volta di Gatti sul podio della Staatskapelle Dresden nel febbraio 2000 con pagine di Mendelssohn, Hindemith e Brahms. Ad invitarlo fu l’allora direttore principale Giuseppe Sinopoli. Una collaborazione che non si è mai interrotta in oltre vent’anni. L’ultimo concerto a novembre quando Gatti ha diretto l’orchestra nell’appendice autunnale (caua Covid) del Festival di Pasqua autunnale di Salisburgo. A luglio il direttore tornerà a Dresda per la Nona Sinfonia di Gustav Mahler.
«Votando Daniele Gatti come futuro direttore principale, i musicisti della Sächsische Staatskapelle hanno scelto un artista con un’enorme esperienza musicale e una grande passione e competenza su un repertorio vastissimo, sinfonico e operistico. Non vedo l’ora di lavorare con lui e pianificare e sviluppare insieme le future stagioni» dice Nora Schmid, designata come prossimo direttore artistico della Semperoper di Dresda, il teatro dove suona la Staatskapelle, impegnata ogni anno in 260 spettacoli di opera e balletto e in una cinquantina di concerti di musica sinfonica e da camera.
Una delle orchestre più antiche del mondo la Staatskapelle, fondata nel 1548 dal principe elettore Moritz von Sachsen e che dunque nella stagione 2023/2024, alla vigilia dell’arrivo di Gatti, festeggerà i suoi 475 anni. Anni in cui è stata guidata da grandi personalità, Heinrich Schütz, Johann Adolf Hasse, Carl Maria von Weber e Richard Wagner. L’orchestra di Richard Strauss che ha collaborato con la Staatskapelle per più di sessant’anni: nove delle sue opere, tra cui Salome, Elektra e Rosenkavalier hanno debuttato proprio a Dresda mentre all’orchestra il compositore ha dedicato la sua Alpensinfonie. Nell’ultimo secolo e mezzo la bacchetta è passata da Ernst von Schuch, Fritz Reiner a Fritz Busch, da Karl Böhm a Joseph Keilberth, da Rudolf Kempe a Otmar Suitner, da Kurt Sanderling a Herbert Blomstedt e Giuseppe Sinopoli. Dal 2002 al 2004 direttore principale è stato Bernard Haitink, dal 2007 al 2011 Fabio Luisi mentre dal 2012 è toccato a Christian Thielemann, che terminerà il suo mandato nel 2024, passando il testimone a Gatti.
Nelle foto @Markenfotografie Daniele Gatti sul podio della Staatskapelle a Dresda