Lyniv, a Bologna per scrivere una nuova storia

La musicista ucraina neodirettore musicale del Comunale inaugura il mandato con un concerto tra Strauss e Wagner «Vorrei portare giovani donne sul podio del teatro» dice

Sente la responsabilità «della storia antica e gloriosa del Teatro Comunale di Bologna» guidato nel tempo da direttori come Sergiu Celibidache, Riccardo Chailly, Christian Thielemann, Daniele Gatti e Michele Mariotti. «Sento la responsabilità di continuare questa tradizione» dice Oksana Lyniv, prefissandosi «l’obiettivo di migliorare ancora di più l’orchestra. Con la speranza che dalla nostra collaborazione possa nascere un nostro suono, in maniera da ottenere delle ottime performance, e che i nostri concerti siano sempre eventi culturali importanti». La direttrice d’orchestra ucraina, classe 1978, si presenta con Wagner e Strauss – Richard entrambi. Si presenta con Tod und Verklärung di Strauss e con il primo atto della Valchiria di Wagner, biglietto da visita che offre a Bologna iniziando con un concerto il suo mandato triennale come direttore musicale del Teatro Comunale.

Oksana Lyniv è la prima donna a guidare un teatro lirico in Italia. Dunque Bologna, prima città nel nostro paese a mettere in scena un’opera di Wagner (era il 1871 quando si ascoltò il Lohengrin), ancora una volta si conferma pioniera nel campo musicale. «Penso che Bologna e il suo teatro siano stati sempre all’avanguardia. E anche oggi abbiamo l’opportunità di diventare un esempio iniziando con questa collaborazione una nuova storia». Una storia che prende il via venerdì 14 e sabato 15 gennaio all’Auditorium Manzoni con un concerto nel quale la Lyniv – che questa estate è stata la prima donna a dirigere un’opera, Die fliegende Holländer, nel tempio wagneriano di Bayreuth – affianca al poema sinfonico Morte e trasfigurazione di Strauss il primo atto della Valchiria di Wagner con le voci di Elisabet Strid (Sieglinde), Stuart Skelton (Siegmund) e Georg Zeppenfeld (Hunding).

«Il Teatro Comunale e la sua orchestra sono i più wagneriani d’Italia e questo mix, a metà tra la tradizione tedesca e la tradizione italiana, trovo che sia molto interessante» riflette la musicista, nata a Brody, figlia di musicisti, che ha guidato il Lviv national academic opera, l’Odessa national academic opera e ha fondato il LvivMozArt festival di Leopoli e l’Orchestra giovanile dell’Ucraina. «Non mi aspettavo un’offerta di questo tipo» racconta la Lyniv chiamata a Bologna dal sovrintendente del Comunale Fulvio Macciardi dopo il concerto che a marzo (diretto a porte chiuse a causa del Covid) ha segnato il suo debutto in Italia.

«Sono già innamorata della città e dell’orchestra, una sensazione che ti senti dentro, devi fidarti dell’orchestra che hai davanti a te. Nelle prove ho trovato una compagine molto flessibile e per me questa è stata la cosa più importante. Orchestra e direttore devono essere come un solo strumento, un solo corpo. E non tutte le orchestre sono così» racconta la direttrice che nella stagione 2022 dirigerà tre programmi sinfonici, Iolanta di Cajkovskij, proposta in forma di concerto, e Andrea Chénier di Giordano, pilastro del verismo che la Lyniv affronta per la prima volta. «E per le produzioni future – dice – vorrei invitare giovani assistenti da tutto il mondo dando la precedenza a direttrici donne. Per dare il buon esempio».

Articolo pubblicato su Avvenire del 12 gennaio 2022

Oksana Lyniv con il sindaco di Bologna Lepore e il sovrintendente del Comunale Macciardi