Ecco i titoli da non perdere quest’anno nei teatri italiani
Pian piano, con prudenza, «adelante con judico», le stagioni liriche dei teatri italiani ripartono. Non solo alzando i sipari – cosa che chi più chi meno ha fatto da qualche tempo –, ma tornando a programmare a lungo termine, buttando il cuore (e il pensiero) oltre l’ostacolo (del Covid). Così, dopo programmi a breve termine, tutte le fondazioni lirico-sinfoniche hanno presentato i loro cartelloni per il 2022, i festival hanno annunciato i titoli che tra estate e autunno accenderanno le luci su rarità o grandi classici del melodramma. Il tutto, certo, con l’incognita della pandemia che richiede una grande flessibilità, una capacità di adattamento cambiando in corsa i programmi. Sperando di non dover più richiudere, ricorrendo allo streaming cui il Covid ha costretto i teatri nei lunghi mesi di chiusura. Che può essere comunque un’eredità buona che la pandemia lascia, permettendo (qualità audio e video ottima in diversi casi, certo mai la stessa emozione dello spettacolo dal vivo) di seguire da remoto spettacoli che, vuoi per le distanze, per gli impegni, per i costi, non si potrebbero vedere. Ecco allora un calendario con le opere da non perdere in questo 2022 in Italia.
Gennaio
* Teatro dell’Opera di Roma Kat’á Kabanová di Leoš Janáček
Il 18 gennaio arriva per la prima volta al Teatro dell’Opera di Roma la Kat’á Kabanová di Janáček, opera datata 1921 e isporata al dramma L’uragano di Alekandr Ostrovskij. A Roma Kat’á Kabanová è affidata alla bacchetta di David Robertson e alla regia di Richard Jones, che porta a Roma il suo allestimento (nella foto) realizzato per il Covent Garden di Londra. Nei panni della protagonista Corinne Winters.
* Teatro Massimo di Palermo Les vêpres siciliennes di Giuseppe Verdi
Il 20 gennaio si inaugura la stagione del Teatro Massimo con Les vêpres siciliennes di Giuseppe Verdi. E sarà una prima assoluta per Palermo dove non era mai stata eseguita l’edizione in lingua francese dell’opera che racconta i moti del 1282. L’opera, che debuttò a Parigi nel 1855, vedrà sul podio il direttore musicale del Massimo Omer Meir Wellber mentre la regia è firmata dalla palermitana Emma Dante (nella foto).
* Teatro Lirico di Cagliari Cecilia di Licinio Refice
Il Teatro Lirico di Cagliari ritrova la sua vocazione per le rarità musicali e il 28 gennaio inaugura la nuova stagione con Cecilia, azione sacra, andata in scena la prima volta nel 1934 all’Opera di Roma, di Licinio Refice, compositore e sacerdote, nato a Patrica in provincia di Frosinone nel 1883 e scomparso in Brasile nel 1954 (proprio mentre era a Rio de Janeirop per l’allestimento di Cecilia con protagonista Renata Tebaldi), tra i riformatori, insieme a Lorenzo Perosi, della musica sacra italiana. Cecilia, opera ispirata alla vita di santa Cecilia, a Cagliari sarà diretta da Giuseppe Grazioli, protagonista Martina Serafin mentre a curare la regia ci sarà Leo Muscato (nella foto).
Febbraio
* Teatro Carlo Felice di Genova Anna Bolena di Gaetano Donizetti
Angela Meade è ormai di casa nei teatri italiani. Dopo aver interpretato Norma a Piacenza (ruolo che riprenderà a marzo a Parma) ecco il soprano americano alle prese con un’altra eroina del belcanto: il 18 febbraio la Meade sarà la protagonista di Anna Bolena di Gaetano Donizetti al Teatro Carlo Felice di Genova. Spettacolo (nella foto) con la regia di Alfonso Antoniozzi, sul podio Sesto Quatrini, John Osborn nei panni di Riccardo Percy.
* Teatro La Fenice di Venezia Le baruffe di Giorgio Battistelli
Dopo Gian Francesco Malipiero a inizio Novecento, tocca ora a Giorgio Battistelli (nella foto) mettere in musica Le baruffe chiozzotte, commedia del 1762 di Carlo Goldoni. Il 22 febbraio al Teatro La Fenice di Venezia va in scena in prima mondiale Le baruffe, opera che avrebbe dovuto debuttare nel 2020, ma che è slittata di due anni a causa della pandemia. La regia dello spettacolo è del veneziano Damiano Michieletto, autore insieme a Battistelli del libretto che restituisce intatto il veneziano strettissimo usato da Goldoni. a dirigere la partitura, dove a farla da padrone sono ottoni e percussioni, Enrico Calesso.
* Teatro alla Scala di Milano La dama di picche di Petr Il’Ic Cajkovskij
Valery Gergiev torna sul podio del Teatro alla Scala il 23 febbraio con uno dei suoi autori di riferimento, Petr Il’Ic Cajkovskij. E del compositore russo dirige La dama di picche, capolavoro ispirato al romanzo Aleksandr Puškin e tutto incentrato sull’ossessione per il gioco che porterà il protagonista alla rovina. Nuovo allestimento di Matthias Hartman con protagonista Asmik Grigorian (nella foto) nei panni di Lisa.
Marzo
* Teatro dell’Opera di Roma Turandot di Giacomo Puccini
Dopo essere stata rimandata causa pandemia il 22 marzo debutta la Turandot di Giacomo Puccini firmata da Ai Weiwei (nella foto), regista, architetto, designer e attivista per i diritti umani cinese. L’ultima opera del compositore toscano, affidata all’artista visionario che ha passato diverso tempo in carcere a causa della sua opposizione al regime di Pechino espressa tramirte il suo blog (chiuso anche per diverso tempo), vede sul podio l’ucraina Oksana Lyniv e nei panni della protagonista, la principessa di gelo, Oksana Dyka.
Aprile
* Teatro Comunale di Bologna Iolanta di Petr Il’Ic Cajkovskij
Il 7 aprile Oksana Lyniv, nuovo direttore musicale del Teatro Comunale di Bologna, propone in forma di concerto l’ultima opera di Petr Il’Ic Cajkovskij. Occasione per ascoltare la musicista ucraina in un repertorio a lei congeniale. Lyudmila Ostash è Iolanta, cieca dalla nascita e guarita dall’amore di Vaudémont, interpretato da Dmytro Popov.
* Teatro del Maggio di Firenze Orphée et Eurydice di Christoph Willibald Gluck
Si apre il 14 aprile, in anticipo sul calendario, il Maggio musicale fiorentino. Daniele Gatti (nella foto), che inizia il suo mandato di direttore principale a Firenze, mette sul leggio Orphée et Eurydice di Christoph Willibald Gluck, proposto in un nuovo allestimento formato da Pierre Audi. Versione con la parte di Orphée affidata a un tenore, Juan Francisco Gatell protagonista accanto ad Anna Prohaska e Sara Blanch.
* Teatro San Carlo di Napoli Tosca di Giacomo Puccini
Una Tosca con il Cavaradossi di Jonas Kaufmann si sente sempre volentieri. Ma quella in scena il 20 aprile al San Carlo di Napoli è la Tosca che segna il debutto nel ruolo di Scarpia del basso Ildar Abdrazakov (nella foto). L’opera di Giacomo Puccini è affidata alla bacchetta di Juraj Valčuha e vede nei panni della protagonista Oksana Dyka. Sul palco lo spettacolo, già visto, di Edoardo De Angelis con le scene di Mimmo Paladino.
* Teatro Regio di Parma Ascesa e caduta della città di Mahagonny di Kurt Weil
Doveva essere uno dei fiori all’occhiello della programmazione musicale di Parma Capitale della cultura 2020, ma poi la pandemia ha bloccato tutto mandando il progetto in soffitta. Dopo due anni il 26 aprile al Teatro Regio di Parma va in scena il nuovissimo allestimento di Ascesa e caduta della città di Mahagonny di Kurt Weil e Bertolt Brecht firmato da Henning Brockhaus con le scene di Margherita Palli (nella foto un bozzetto). Christopher Franklin sul podio per la partitura andata in scena a Lipsia nel 1930, denuncia della società consumistica nel racconto di una città dove tutto è permesso grazie al denaro.
Maggio
* Teatro alla Scala di Milano Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi
Ancora Giuseppe Verdi per il secondo titolo diretto in questa stagione da Riccardo Chailly (nella foto). Dopo il Macbeth inaugurale il direttore musicale del Piermarini il 4 maggio affronta Un ballo in maschera che va in scena con la regia di Marco Arturo Marelli, al suo debutto alla Scala. Francesco Meli, Sondra Radvanovsky e Luca Salsi i protagonisti.
* Teatro Massimo di Palermo Cenere di Marco Betta, Fabio Lannino e Diego Spitaleri
La stagione del Teatro Massimo di Palermo è dedicata ai trent’anni delle stragi di mafia del 1992. Titoli politici, un’opera di Marco Tutino dedicata a Falcone e Borsellino (il debutto a Torino e Milano e a luglio l’arrivo in Sicilia) e, il 13 maggio, Cenere, l’opera inchiesta di Gery Palazzotto su musiche di Marco Betta (nella foto, direttore artistico del teatro lirico palermitano), Fabio Lannino e Diego Spitaleri. Un titolo che, dopo Le parole rubate e I traditori, vede chiudersi la trilogia dedicata ai misteri delle stragi di mafia.
* Teatro Regio di Torino Falcone e Borsellino. L’eredità dei giusti di Marco Tutino
Prima mondiale il 27 maggio al Regio di Torino per l’opera che Marco Tutino dedica, a trent’anni dalla morte, alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (nella foto), uccisi dalla mafia nel 1992. L’eredità dei giusti è una coproduzione con il Piccolo teatro di Milano (dove si vedrà il 28 giugno) e il Massimo di Palermo (dove approderà il 19 luglio). Sul podio Alessandro Cadario. Drammaturgia e regia di Emanuela Giordano.
Giugno
* Teatro del Maggio di Firenze Ariadne auf Naxos di Richard Strauss
Per la sua seconda opera al Maggio musicale fiorentino Daniele Gatti il 7 giugno affronta il Richard Strauss dell’Ariadne auf Naxos. Nuovo allestimento del regista Matthias Hartmann che nel cast vede anche il sovrintendente fiorentino Alexander Pereira (nella foto) nel ruolo parlato dell’Haushofmeister, il maggiordomo, così come è avvenuto in ogni teatro che il manager austriaco ha guidato e dove ha sempre messo in cartellone il capolavoro di Strauss. Ariadne è Krassimira Stoyanova, Bacchus AJ Glueckert e Zerbinetta Jessica Pratt.
* Teatro San Carlo di Napoli Evgenij Onegin di Petr Il’Ic Cajkovskij
Il 15 giugno arriva al Teatro San Carlo di Napoli dalla Komische oper di Berlino il potente allestimento (nella foto) del regista australiano Barrie Kosky dell’Evgenij Onegin di Petr Il’Ic Cajkovskij. Fabio Luisi dirige le voci di Elena Stikhina (Tat’jana) e Artur Rucinski (Onegin), protagonisti della strazioante storia d’amore ispirata al romanzo in versi di Aleksandr Puškin .
* Teatro La Fenice di Venezia Peter Grimes di Benjamin Britten
Una storia raccontata con la freddezza di un reportage di cronaca. Il 24 giugno al Teatro La Fenice di Venezia Juraj Valčuha dirige il Peter Grimes di Benjamin Britten. Il tema (che ritorna nei lavoro del compositore britannico) dell’innocenza violata nello spettacolo (nella foto) del regista Paul Curran dove Peter Grimes è interpretato da Brenden Gunnell ed Ellen Orford da Emma Bell.
Luglio
* Arena di Verona Nabucco di Giuseppe Verdi
Il 7 luglio l’Arena di Verona ospiterà (dovrebbe ospitare) il debutto mondiale di Anna Netrebko (nella foto) nel ruolo di Abigaille nel Nabucco di Giuseppe Verdi. Il soprano avrebbe dovuto cantare per la prima volta l’impervia parte a novembre a Vienna, debutto cancellato per un’operazione ad una spalla. Appuntamento con Abigaille rimandato al 14 gennaio al Covent Garden di Londra, ma anche in questo caso la Netrebko ha cancellato l’impegno (al suo posto canta Liudmyla Monastyrska). L’attesa ora è tutta per luglio in Arena dove la Netrebko oltre a Nabucco (riproposto nella regia ambientata durante le Cinque giornate di Milano da Arnaud Bernard che ha ricopstruito sul palco veronese esterni ed interni della Scala) tornerà a cantare nella pucciniana Turandot.
* Festival della Valle d’Itria di Martina Franca Delitto e castigo di Arrigo Pedrollo
Il Festival della Valle d’Itria di Martina Franca è il luogo della riscoperta delle rarità. Lo conferma anche l’edizione 2022, la prima disegnata dal nuovo direttore artistico Sebastian Schwarz, che si apre il 19 luglio con Delitto e castigo, opera del compositore vicentino Arrigo Pedrollo ispirata a Dostoevskij (il libretto è di Giovacchino Forzano) e andata in scena la prima volta nel 1926 al Teatro alla Scala di Milano. Dirige Jan Latham Koenig, regia di David Pountney (nella foto).
* Festival della Valle d’Itria di Martina Franca Il Xerse di Francesco Cavalli
Si ispira ad Erodoto Il Xerse che Francesco Cavalli scrive nel 1655 per Venezia. L’opera, che venne allestita anche a Parigi per il matrimonio del Re sole, va in scena il 25 luglio al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca con la bacchetta di Federico Maria Sardelli (nella foto). La prima rappresentazione della nuova edizione critica in tempi moderni è affidata a un regista che gioca in casa, Leo Muscato, nato proprio nella cittadina pugliese.
Agosto
* Rossini opera festival di Pesaro Le comte Ory di Gioachino Rossini
Il Rossini opera festival 2022 di Pesaro si apre il 9 agosto con un nuovo allestimento de Le comte Ory. Sul podio il venezuelano Diego Matheuz, regia di Hugo de Ana che firma anche scene e costumi. Protagonista Juan Diego Florez (nella foto), nominato di recente direttore artistico della rassegna marchigiana. Adèle è Julie Fuchs, Isolier Mria Kataeva
* Rossini opera festival di Pesaro Otello di Gioachino Rossini
Il Rossini comico e il Rossini serio. L’11 agosto al Rof 2022 torna in scena Otello in un nuovo allestimento con la direzione di Yves Abel (nella foto) e la regia della pesarese Rosetta Cucchi. L’opera dei tre tenori (Otello, Jago e Rodrigo) ispirata a Shakespeare nel titolo, ma con molte licenze che Rossini e il suo librettista Francesco Maria Berio di Salsa si sono presi (come era usanza) rispetto alla tragedia del bardo. Otello è Sergey Romanovsky, Desdemona Eleonora Buratto, Iago Antonino Siragusa e Rodrigo Dmitry Korchak.
Settembre
* Teatro San Carlo di Napoli Samson et Dalila di Camille Saint-Saëns
Il 29 settembre Dan Ettinger, che dal 1 gennaio 2023 sarà il nuovo direttore musicale del Teatro San Carlo di Napoli, si confronta con il Samson et Dalila di Camille Saint-Saëns. Il cinquantenne musicista israeliano avrà a disposizione le voci di Brian Jagde (Samson) e Anita Rachvelishvili (Dalila, ruolo che il mezzosoprano formatosi all’Accademia del Teatro alla Scala ha fatto suo). La regia del kolossal ispirato alla Bibbia è di Damián Szifròn.
Ottobre
* Teatro alla Scala di Milano Fedora di Umberto Giordano
Il 15 ottobre Fedora di Umberto Giordano riporta Roberto Alagna (nella foto) in un’opera al Teatro alla Scala. Il celebre tenore, protagonista nel 1990 della Traviata con Riccardo Muti, non canta al Piermarini (fatta eccezione per il gala in streaming A riveder le stelle del 7 dicembre 2020) dal 10 dicembre 2006, quando abbandonò il palco durante una recita di Aida. Ora, a fianco di Sonya Yoncheva, torna con il capolavoro di Giordano proposto nel nuovo allestimento di Mario Martrone con la bacchetta di Marco Armiliato.
* Teatro San Carlo di Napoli Tristan und Isolde di Richard Wagner
Ovunque va a ricoprire il ruolo di sovrintendente Stephane Lissner mette in scena un Tristan und Isolde di Ricahrd Wagner. Lo fa anche al San Carlo di Napoli dove il 27 ottobre torna in scena lo spettacolo (nella foto) di Lluis Pasqual affidato alla bacchetta di Konstantin Trinks e un cast di specailisti wagneriani con Nina Stemme nei panni di Isolde, Stuart Skelton in quelli di Tristan e René Pape come Konig Marke.
Novembre
* Teatro alla Scala di Milano The tempest di Thomas Adès
Arriva il 5 novembre in prima italiana al Teatro alla Scala The tempest, l’opera che Thomas Adès ha scritto nel 2004 su commissione del Covent Garden di Londra ispirandosi all’omonima commedia di William Shakespeare. Un’opera contemporanea che è già un classico, presentata a Milano nell’allestimento (nella foto) che Robert Lepage ha immaginato proprio ambientato tra i palchetti della sala del Piermarini. Sul podio lo stesso Thomas Adès.
* Teatro Comunale di Bologna Lohengrin di Richard Wagner
Il 13 novembre torna al Comunale di Bologna Lohengrin di Richard Wagner, opera che andò in scena in prima italiana nel 1871 proprio nel teatro del capoluogo emiliano. Sul podio Asher Fisch (nella foto) mentre Luigi De Angelis della compagnia Fanny e Alexander firma un nuovo allestimento del titolo che vede protagonisti Ian Koziara e Martina Welschenbach. La storia di Lohengrin, figlio di Parsifal, sceso sulla terra per combattera il male
* Teatro Regio di Torino Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart
Dopo il Così fan tutte in streaming che ha segnato la sua prima volta al Teatro Regio, Riccardo Muti (nella foto) torna a Torino, ancora con Wolfgang Amadeus Mozart. Il 18 novembre il maestro dirige Don Giovanni che va in scena con la regia della figlia Chiara Muti, spettacolo in programma lo scorso anno al Maggio musicale fiorentino (in coproduzione con il San Carlo di Napoli) poi saltato, ma ripreso ora a Torino dal Regio che lo coproduce insieme al Massimo di Palermo.
* Teatro Donizetti di Bergamo La favorite di Gaetano Donizetti
Il 18 novembre si apre l’edizione 2022 del Donizetti opera di Bergamo. Titolo inaugurale La favorite, opera scritta da Gaetano Donizetti per Parigi nel 1840 (verrà poi tradotta in itliano e presentata come La favorita). A dirigere l’opera, che sarà presentata al Teatro Donizetti nell’edizione critica curata da Rebecca Harris Warrick per Casa Ricordi, il direttore musicale della rassegna Riccardo Frizza (nella foto).
Dicembre
* Teatro alla Scala di Milano Boris Godunov di Modest Musorgskij
Il 7 dicembre la nuova stagione del Teatro alla Scala si inaugura con un titolo che potrebbe sembrare inconsueto per la sera di Sant’Ambrogio, il Boris Godunov di Modest Musorgskij. Sul podio Riccardo Chailly che segue così le orme di Claudio Abbado che volle il Boris come titolo di apertura della stagione 1979/1980. Allora Boris era Nicolai Ghiaurov, quest’anno nei panni dello zar ci sarà Ildar Abdrazakov. Spettacolo firmato dal danese Kasper Holten (nella foto), direttore dal 2011 al 2017 del Covent Garden di Londra.