17.04.2021 Sarà Gustavo Dudamel il nuovo direttore musicale dell’Opera de Paris. Il musicista venezuelano, nato nel 1981 a Barquisimeto e uscito dalla fucina di talenti di El Sistema di José Antonio Abreu, è stato scelto dal sovrintendente Alexander Neef – tedesco, classe 1974, alla guida dell’Opera dal 2019 quando ha preso il posto di Stephane Lissner – per raccogliere il testimone di Philippe Jordan. Il cambio della guardia il 1 agosto 2021 quando Jordan lascerà Parigi per prendere la guida della Staatsoper di Vienna – Jordan che il 16 aprile era a Firenze per registrare un concerto con il Maggio musicale fiorentino che sarà trasmesso prossimamente sulla piattaforma ItsArt del ministero.
Durerà sei anni l’incarico parigino di Dudamel che manterrà in contemporanea la carica di direttore artistico e musicale della Los Angeles philharmonic e di guida dell’orchestra sinfonica del Venezuela Simon Bolivar – orchestra che Dudamel ha diretto anche ai funerali dell’ex presidente venezuelano Hugo Chavez. «Sono molto commosso e grato di essere qui oggi in questo magnifico teatro che per i prossimi anni sarò la mia casa» ha detto Dudamel dopo l’annuncio del sovrintendente Neef (sovrintendente che di recente è stato al centro delle polemiche per un’Aida – spettacolo davvero brutto – in versione politically corretc per togliere dalla partitura presunte idee colonialistiche).
Dudamel, figlio di musicisti (il papà trombonista, la mamma mastra di canto), inizia lo studio della musica nelle scuole di El Sistema. Suona il violino nelle orchestre della rete musicale sino a quando un giorno Claudio Abbado, che spesso dirigeva i ragazzi del Sistema, gli cede il podio. Duamel a 23 anni vince il concorso Mahler per direttori d’orchestra. Nel 1999 prende la guida della Simon Bolivar youth symphony orchestra of Venezuela, dal 2007 al 2012 è direttore musicale della Gothenburg symphony Orchestra e nel 2009 viene chiamato alla Los Angeles philharmonic. Apprezzato come direttore sinfonico, sale sul podio dei Wiener e dei Berliner, dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia (e in un primo tempo si era fatto il suo nome quale possibile successore di Antonio Pappano che lascerà Roma nel 2023) e della Filarmonica della Scala, della Royal Concertgebouw orchestra di Amsterdam e della Staatskapelle di Dresda. Meno riuscite le sue prove operistiche a iniziare da un problematico Don Giovanni di Mozart nel 2006 al Teatro alla Scala.
Nella foto @Julien Mignot/Onp Gustavo Dudamel