04.03.2021 Torna l’allarme Covid al Teatro alla Scala dove è stato riscontrato un focolaio nel Corpo di ballo e dove si sono registrati cinque contagi nella compagnia impegnata nelle prove del dittico Die sieben Todsünden e Mahagonny Songspiel di Kurt Weil che Riccardo Chailly avrebbe dovuto dirigere il 18 marzo in streaming.
In seguito alle verifiche sanitarie su artisti e dipendenti del Piermarini 35 ballerini e tre membri dello staff della direzione della compagnia di danza sono risultati debolmente positivi al coronavirus. Le attività del Corpo di ballo guidato da Manuel Legris erano già ferme da una settimana quando, alla vigilia della registrazione del gala Omaggio a Nureyev, una ballerina era risultata debolmente positiva: la direzione della compagnia aveva cautelativamente sospeso la registrazione, prevista per venerdì 26, dello spettacolo che sarebbe dovuto andare in streaming sui canali social della Scala domenica 28. Ferme anche lezioni e prove per i ballerini scaligeri nonostante la ballerina a un successivo test fosse risultata negativa. Ma in seguito a quel caso i delegati alla sicurezza hanno chiesto tamponi molecolari su tutto il Corpo di ballo, così lo screening di giovedì sugli artisti e sullo staff ha evidenziato i nuovi casi.
La rapidità dei nuovi contagi potrebbe far pensare a una delle varianti del Covid, per questo il Teatro alla Scala sta procedendo in collaborazione con l’Ospedale Sacco a verificare se i soggetti positivi siano stati contagiati da una delle varianti del virus ormai in circolazione in Italia. Nessuno dei ballerini risultati positivi presenta sintomi rilevanti. Così come i tre cantanti e i due membri del reparto parrucco impegnati nei padiglioni dell’Ansaldo nelle prove con la regista Irina Brook del dittico di atti unici di Weil – la compagnia non era ancora arrivata al Piermarini per le prove musicali con l’orchestra. Positivi isolati, prove sospese e, per ora, incognita sulla possibilità di andare in scena, in streaming su RaiPlay, il 18 marzo.
La buona notizia è che orchestrali e coristi sono risultati tutti negativi ai tamponi. Confermata, dunque, la trasmissione in streaming alle 18 di oggi su RaiPlay del concerto diretto da Myung-Whun Chung: il direttore sudcoreano avrà sul leggio la Trauersinfonie di Franz Joseph Haydn e lo Stabat Mater di Gioachino Rossini che proporrà con le voci di Rosa Feola, Veronica Simeoni, René Barbera e Alex Esposito.
Diversi i focolai registrati al Teatro alla Scala in un anno di pandemia. I primi casi già all’inizio di marzo del 2020 nella compagnia di Salome di Strauss, spettacolo poi cancellato e ripreso due settimane fa per la trasmissione su Rai5 diretto da Chailly con la regia di Damiano Michieletto. Casi positivi anche nella compagnia di Aida di Verdi, proposta ad ottobre in forma di concerto. E sempre ad ottobre quarantena per il coro e per i fiati dell’orchestra. Casi che avevano spinto i vertici scaligeri a cancellare la Lucia di Lammermoor prevista in diretta tv per il 7 dicembre e di sostituirla con il gala A riveder le stelle.
Nella foto @Brescia/Amisano Teatro alla Scala il Corpo di ballo in sala prove