Il direttore alla guida dell’orchestra giovanile Cherubini per un viaggio in Italia da Nord a Sud nei teatri chiusi trasmesso via web e organizzato da Ravenna festival
Una tournée virtuale. O meglio, virtuale solo per quel che riguarda il pubblico, perché Riccardo Muti e l’Orchestra giovanile Luigi Cherubini saranno in carne e ossa in tre teatri italiani scelti, non a caso – come accade sempre per ciò che fa il maestro – per dare un segno all’Italia: tre concerti (registrati a porte chiuse e poi trasmessi online) organizzati da Ravenna festival, uno a Bergamo, uno a Napoli e uno a Palermo, per un viaggio musicale che unisce il Paese nel segno della cultura. Un valore simbolico, un messaggio forte in tempo di pandemia e di teatri vuoti – chiusi almeno sino al 27 marzo, data indicata dal governo per la riapertura di sale da concerto e cinema.
Si parte il 21 marzo, primo giorno di primavera (e anche qui il valore simbolico della rinascita), da Bergamo, città (e territorio) che un anno fa ha pagato un prezzo altissimo in termini di vite umane. Muti sarà al teatro Donizetti e sul leggio avrà la sinfonia dal Don Pasquale, stessa pagina che eseguì proprio a Bergamo nel 2016 per salutare il pubblico che aveva festeggiato con lui cinquant’anni dal debutto in città: «Voglio lasciarvi con il senso della speranza e del sorriso» aveva detto Muti che oggi, alla partitura donizettiana, farà seguire la Sinfonia n.3 in mi bemolle maggiore Eroica di Ludwig van Beethoven con la sua marcia funebre, omaggio alle vittime del Covid. Il concerto, registrato il 10 marzo, sarà disponibile sui siti di Bper, Ansa e Ravenna festival.
A Napoli Muti e la Cherubini faranno tappa non al San Carlo – recente il botta e risposta con il sovrintendente Stephane Lissner che ha cancellato diversi appuntamenti, tra opere, concerti e tournée che Muti aveva in programma nel teatro della sua città –, ma arriveranno al Mercadante, per un appuntamento organizzato in collaborazione con il Napoli teatro festival. A Bergamo l’omaggio a Donizetti, nel capoluogo partenopeo risuonerà Saverio Mercadante, autore del quale il direttore proporrà la sinfonia dall’opera I due Figaro (riscoperta nel 2009 e diretta da Muti a Salisburgo), libretto di Felice Romani ispirato a Beaumarchais e sequel de Il barbiere di Siviglia e de Le nozze di Figaro. Spazio poi alla con la Sinfonia n. 9 in do maggiore la Grande di Franz Schubert. Il concerto, registrato il 19 marzo, sarà trasmesso il 26 marzo oltre che sui siti di Ravenna festival e dell’Ansa su quelli del Napoli teatro festival e della Regione Campania.
A Palermo sarà conferita a Muti la cittadinanza onoraria per l’impegno nel diffondere i valori della pace e della comunione fra i popoli attraverso il linguaggio universale della musica. E nel capoluogo siciliano saranno il Teatro Massimo e la sua web tv a far risuonare le note portate dal direttore d’orchestra e della Cherubini. Note che saranno quelle di Schubert e della sua Sinfonia n.3 in re maggiore e quelle di Antonin Dvořák e della celeberrima Sinfonia n.9 in mi minore Dal nuovo mondo. Un cerchio che si chiude perché il concerto sarà registrato il 21 marzo (stesso giorno in cui andrà online l’appuntamento di Bergamo) e sarà trasmesso il 28 marzo sulla web tv del Massimo oltre che, naturalmente, sulle piattaforme dell’Ansa e di Ravenna festival. Siti, questi e quelli specifici delle varie città dove la tournée farà tappa, dove resteranno visibili per trenta giorni.
Nella foto @Zani-Casadio Riccardo Muti sul podio della Cherubini