10.02.2021 Sulle locandine, sotto il nome di Luca Ronconi, compariva sempre la dicitura «collaboratore del regista Ugo Tessitore». Ben in vista. Perché le regie liriche di Ronconi nascevano, quasi, a quattro mani. Con Ugo Tessitore, appunto, scomparso oggi a Roma, stroncato dal Covid a 82 anni. Era nato nella Capitale e aveva studiato musica all’Università di California Berkeley. La passione per il teatro e dal 1970 la collaborazione ininterrotta con Luca Ronconi tanto che fu Tessitore, nel 2015, a portare a termine all’Opera di Roma la messinscena della Lucia di Lammermoor dopo la morte del regista. Ogni regia lirica di Ronconi aveva la supervisione di Tessitore che, negli anni, collaborò anche con Pier Luigi Pizzi, con Sandro Sequi e Francesca Zambello al Metropolitan di New York. Portano la sua firma riprese di storici spettacoli lirici – al Teatro alla Scala, lo scorso settembre, avrebbe dovuto rimontare Il viaggio a Reims di Rossini di Ronconi con i giovani dell’Accademia, progetto cancellato per via della pandemia. Tanta esperienza trasmessa alle giovani generazioni al corso di specializzazione Il teatro e la musica di Prato dove Tessitore insegnava Tecniche di regia lirica.
Non solo melodramma, però. La passione per la letteratura e la conoscenza approfondita di scrittori statunitensi lo avevano portato a tradurre diversi testi. Per Ronconi realizzò la traduzione di Quel che sapeva Maisie, romanzo di Henry James che il regista mise in scena nel 2002 con Mariangela Melato al Piccolo teatro di Milano. Sempre per Ronconi e sempre per una messinscena al Piccolo nel 2001, tradusse Lolita di Vladimir Nabokov (che in scena divenne Lolita sceneggiatura), autore del quale Tessitore realizzò la versione italiana di L’occhio e La difesa di Luzin.
In apertura Ugo Tessitore con Luca Ronconi
Nella foto @Yasuko Kageyama Tessitore lavora a Lucia di Lammermoor all’Opera di Roma