Natura e cultura. Libertà e regole. Mondi separati? A dirli così sembrerebbe di sì. In realtà, ad ascoltarli in musica, non così distanti. Soprattutto se raccontati con l’intelligenza musicale (intesa come capacità di leggere dentro le cose, di farne venire a galla i significati più veri), il gusto, la profondità e la passione di Daniele Gatti. Il direttore d’orchestra milanese, per il suo doppio ritorno sul podio di Santa Cecilia, ha pensato a due programmi con al centro il ciclo dei lieder Das knaben wunderhorne di Gustav Mahler proposti in due sere. Naturalmente in streaming, eseguiti a sala vuota. Prima quelli di guerra, Revelge, Lied Des Verfolgten im Turm, Der Schildwache Nachtlied, Trost Im Unglück, Wo Die Schönen Trompeten Blasen, Der Tambourg’sell incastonati un programma marziale (le regole, la cultura) che si è aperto con l’ouverture Coriolano di Ludwig van Beethoven e si è chiuso con la Simfonia n.100 di Franz Joseph Haydn, detta Militare.
La natura, protagonista, invece, del secondo impaginato: sempre al centro Mahler e i lieder dal tratto leggero e aereo del Wunderhorne (Rheinlegendchen, Wer Hat Dies Liedlein Erdacht, Lob Des Hoen Verstandes, Des Antonio von Padua Fischpredigt, Werlor’ne Müh, Das Irdische Leben) incorniciati da Haydn e dalla sua (pressoché sconosciuta) Tempesta e dalla Sinfonia n.6 di Beethoven. La Pastorale di Gatti è ogni volta una sorpresa, da ascoltare come fosse la prima volta, contemplazione in musica della bellezza che nella natura fa intravedere il segno del Creatore.
L’orchestra di Santa Cecilia (guidata nel primo programma dal primo violino di Carlo Maria Parazzoli e nel secondo da quello di Andrea Obiso) risponde splendidamente al gesto del direttore, solenne nel Coriolano, ammiccante nell’assecondare l’ironia di Haydn nella Militare, inquieto nella Tempesta dove la natura racconta l’uomo, in perfetta sintonia, poi, con la voce di Markus Werba che regala un colore ad ogni lied di Mahler. Concerti da riascoltare (disponibili a pagamento sino al 28 febbraio sulla piattaforma Idagio a questo link il primo programma e a questo link il secondo programma) e da annotare tra quelli che lasciano un segno indelebile. Nella testa e nel cuore.