16.11.2020 Cambia per la terza volta il titolo inaugurale della stagione lirica del Teatro dell’Opera di Roma. Immutata la squadra artistica: perché saranno Daniele Gatti sul podio e Mario Martone in regia a proporre il 5 dicembre, a porte chiuse, trasmesso in tv su Rai3, Il barbiere di Siviglia. Tocca al capolavoro di Gioachino Rossini prendere il posto del previsto Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart che a sua volta era stato messo in campo al posto della prevista Clemenza di Tito, sempre del musicista salisburghese.
Inutile dire che il motivo di tutti i cambiamenti sono le misure di contenimento del Covid. Gatti aveva inizialmente scelto La clemenza di Tito per inaugurare il Costanzi, teatro di cui è direttore musicale. Il necessario distanziamento in scena e in buca aveva spinto ad orientarsi su Don Giovanni. Ancora Mozart dopo il bel successo di Zaide che ad ottobre aveva riportato il pubblico in teatro con lo spettacolo intelligente e divertente di Graham Vick. Ora il dpcm che ha sancito la chiusura dei teatri al pubblico ha visto gli operatori del settore puntare sullo streaming o sulle dirette/differite tv: sarà così la Prima del Teatro alla Scala, con un gala che il 7 dicembre prenderà il posto della prevista Lucia di Lamermoor di Gaetano Donizetti, sarà così a Roma grazie alla collaborazione con Rai Cultura che, dopo l’appuntamento del 5 dicembre, trasmetterà Il barbiere di Siviglia su Rai5 la notte di Capodanno.
L’Opera annuncia un allestimento cinematografico, con il Costanzi trasformato in un set nello spettacolo firmato da Mario Martone (costumi di Anna Biagiotti, luci di Pasquale Mari). Un po’ sul modello di quanto fatto a luglio al Circo Massimo con il Rigoletto, sempre diretto da Gatti, con la regia di Damiano Michieletto. Linguaggio cinematografico per l’opera in tv, pensata proprio per il piccolo schermo, nuova frontiera che vede i teatri reinventarsi per far fronte alle restrizioni imposte dalla pandemia. Il cast vocale a disposizione di Gatti vedrà Andrzej Filończyk nei panni di Figaro, Ruzil Gatin in quelli del Conte d’Almaviva, Vasilisa Berzhanskaya come Rosina, Alessandro Corbelli nel ruolo di don Bartolo, Alex Esposito in quello di don Basilio.
«Potrà essere un’occasione straordinaria per allargare la platea del Costanzi e raggiungere un nuovo pubblico. La regia di Mario Martone sarà realizzata come per un film. Il nostro bellissimo Teatro, vuoto e senza spettatori, sarà la scena dove si ambienterà quest’opera tanto amata, con un uso del tutto innovativo degli spazi del teatro. Una rappresentazione dell’opera certamente unica, come il tempo nel quale stiamo vivendo» ha detto il sovrintendente Carlo Fuortes annunciano il nuovo progetto. «Sono molto orgogliosa di questa modalità inedita grazie alla quale la stagione teatrale 2020/21 potrà essere portata avanti. L’Opera a Roma non si ferma, così come non si è fermata nei mesi scorsi con l’apertura straordinaria del teatro al Circo Massimo. Una sfida vinta in attesa di ritornare nelle sale dei teatri italiani ad applaudire i nostri grandi artisti» ha commentato il sindaco di Roma Virginia Raggi, presidente del cda del Teatro dell’Opera.