08.10.2020 L’auspicio, guardando avanti, è quello che «il Perosi festival prima o poi non esista più». Perché, spiega il direttore artistico don Paolo Padrini, «vorrebbe dire che le partiture del sacerdote compositore saranno regolarmente eseguite nei grandi teatri e compariranno abitualmente nei programmi dei concerti sinfonici in tutto il mondo». Nel frattempo Tortona, la città dove don Lorenzo Perosi è nato nel 1872 (morì nel 1956 a Roma dove era direttore della Cappella musicale pontificia Sistina), tiene viva la memoria del compositore varando venerdì 9 ottobre l’edizione 2020 della rassegna (doveva essere in primavera, ma l’emergenza Covid ha costretto a riprogrammare il cartellone in autunno) dedicata quest’anno a La musica dell’anima.
«La buona notizia è che partiamo con la quinta edizione del festival. Lo facciamo in sicurezza e presentando un programma completo, non appuntamenti sporadici». Il via in “trasferta” venerdì al Teatro Carlo Felice di Genova dove Donato Renzetti sarà sul podio di orchestra e coro della fondazione lirica ligure per il Transitus animae, affidato al mezzosoprano Anna Maria Chiuri chiamata a dare voce all’anima raccontata in musica da Perosi. «Una pagina capace di accompagnare per mano in paradiso» riflette don Padrini che sul sito del Perosi festival illustra, in un articolato video, la partitura. Un appuntamento inserito nel cartellone sinfonico del Carlo Felice – insieme alla pagina scritta da Perosi nel 1907 si ascolterà la Sinfonia n.8 di Ludwig van Beethoven – che «ha adottato la musica di Perosi, affiancandoci nell’opera di rilancio e di divulgazione delle sue partiture» spiega don Padrini, responsabile delle Comunicazioni sociali della diocesi di Tortona, che da cinque anni si è fatta carico del nuovo corso del Perosi festival. «Ripartiamo tra molte difficoltà legate alla pandemia, ma anche con il coraggio e la voglia di ricominciare» spiega don Padrini convinto che la musica di Perosi possa stare tranquillamente nei cartelloni dei teatri accanto a Mozart e Brahms «per il suo eccelso valore musicale e artistico».
Dopo l’apertura a Genova il Perosi festival prosegue a Tortona nel rinnovato teatro Dellepiane (concerti ad ingresso libero): domenica protagonista ancora Renzetti con l’orchestra del Carlo Felice, sul leggio anche in questa occasione l’Ottava di Beethoven e la Suite Genova di Perosi (una delle nove dedicate dal compositore alle città italiane, eseguita per la prima volta a Tortona), pagina che lo scorso luglio è risuonata nel capoluogo ligure per l’inaugurazione del ponte San Giorgio. Domenica 25 ottobre tocca all’Insubria chamber orchestra diretta da Giorgio Rodolfo Marini mentre il 31 ottobre sul palco i ragazzi dell’Orchestra giovanile regionale Paganini diretti da Vittorio Marchese. Il 29 novembre Andrea Bacchetti al pianoforte insieme alle prime parti dell’Orchestra sinfonica nazionale della Rai riunite nel Torino chamber ensemble proporranno un quintetto e un quartetto di Perosi, programma che il 16 febbraio 2021 approderà in Conservatorio a Milano nella stagione delle Serate musicali.
Sul leggio del concerto dell’Immacolata (il 6 dicembre in cattedrale a Tortina con la Savaria symphony orchestra diretta da Lorenzo Tazzieri, che porterà Perosi in Ungheria) il poema sinfonico Dormi non piangere e la Suite Roma. «Pagine che presenteremo in edizione critica – conclude don Padrini –, frutto del lavoro scientifico sulle partiture di Perosi che va di pari passo con il recupero dell’epistolario di don Lorenzo dal quale emerge la grandezza musicale del compositore unita alla profondità dell’uomo».
Articolo pubblicato su Avvenire dell’8 ottobre 2020