07.08.2020 «Un camion che arriva e magicamente si apre, trasformandosi in un palcoscenico indipendente, dotato di luci e scenografie come un vero teatro, ma pronto a spostarsi di luogo in luogo. Un Tir pronto a consegnare il suo carico di bellezza direttamente sotto casa tua» si legge nello scritto che illustra il progetto. E fin qui tutto bene. Interessante, indubbiamente in tempi di Covid. Poi il testo prosegue: «Immagina una serata estiva, una piazza a Genova o in Liguria». Genova? Allora OperaCamion, il progetto di Fabio Cherstich del 2016 per il Teatro dell’Opera di Roma e del Massimo di Palermo, sbarca in Liguria? ti chiedi. Ma basta proseguire nella lettura ed ecco svelato il mistero. «Tir, Teatro In Rivoluzione, è il progetto ideato da Davide Livermore e promosso dal Teatro nazionale di Genova e dal Teatro Carlo Felice con il Comune di Genova e la Regione Liguria». Il cursore del computer scorre su e giù, tra i titoli messi in campo per la stagione estiva 2020 per far ripartire il teatro, ma nessun accenno al precedente illustre di Roma e Palermo, voluto fortemente dai sovrintendenti Carlo Fuortes e Francesco Giambrone (e pare che all’annuncio di Genova del progetto più di un malumore sia serpeggiato tra le fondazioni liriche). Eppure il progetto è identico: un camion che fa da palcoscenico, arriva in una piazza, si apre, si trasforma in palcoscenico per gli spettatori del quartiere che si portano la sedia da casa. Rispettando inevitabilmente, in questo 20220, il distanziamento anticontagio (per assistere agli spettacoli, a ingresso libero, occorre comunque prenotarsi)
D’accordo, il carro di Tespi è un precedente illustre per qualsiasi tipo di spettacolo viaggiante… e quindi ogni camion o tir di oggi affonda le radici in quell’esperienza e non si inventa nulla di nuovo. Ma vedere il progetto del Teatro di Genova e del suo neodirettore Livermore così ravvicinato ai vari Barbiere di Siviglia, Don Giovanni e Rigoletto fa un certo effetto. Tanto da far sembrare quella ligure una citazione delle esperienze romane e palermitane (andate anche in tour in Emilia Romagna e Lombardia).
Il “contenuto” si discosta leggermente, specie in corso di programmazione. L’inaugurazione di venerdì 7 agosto in piazza della Vittoria a Genova è con l’opera lirica Bastiano e Bastiana di Wolfgang Amadeus Mozart: sul tir la regia pensata nel 2017 da Liveromore per un progetto analogo realizzato a Valencia, in “buca” gli archi del Carlo Felice, in scena Valentino Buzza, Giorgia Rotolo e Jorge Eleazar. Lo spettacolo andrà in altre piazze genovesi, ma anche a Savona e a Busalla. E tra una replica e l’altra dell’opera, scritta da un Mozart ancora adolescente, sul camion saliranno anche la prosa e la comicità: ci saranno Paolo Rossi e Lella Costa, Valentina Lodovini con il remake di Tutta casa, letto e chiesa di Dario Fo, ma anche Elisabetta Pozzi con Elena e Laura Marinoni nei panni della Gilda del Mac Mahon di Giovanni Testori.