Dopo il Covid l’Arena riparte dai concerti

Undici appuntamenti nei fine settimana di luglio e agosto: orchestra al centro dell’anfiteatro e pubblico sugli spalti Verdi, Rossini, Puccini e il Requiem di Mozart per le vittime

Più che la locandina di un concerto, l’elenco di nomi che arriva dopo Il cuore italiano della musica, il titolo della serata inaugurale della stagione estiva 2020 dell’Arena di Verona, sembra un assembramento. Artistico, certo, ma pur sempre assembramento in tempi di Covid con la pandemia che ha costretto i teatri prima a un lungo stop e poi a ridisegnare i cartelloni. Cosa capitata anche a Verona dove in locandina il 25 luglio, per l’avvio di una stagione di undici concerti intitolata Nel cuore della musica, ci sono quattro direttori, cinque soprani, quattro mezzosoprani, cinque tenori, cinque baritoni, cinque bassi, un violinista, un maestro del coro e un’ospite che risponde al nome di Katia Ricciarelli. Ventisette persone più, naturalmente, orchestrali e coristi, i primi su un palco al centro dell’Arena, gli altri, adeguatamente distanziati, collocati ai piedi delle gradinate.

Sul podio Marco Armiliato, Andrea Battistoni, Francesco Ivan Ciampa e Riccardo Frizza. Soprani Eleonora Buratto, Donata D’Annunzio Lombardi, Rosa Feola, Barbara Frittoli e Maria José Siri. Mezzosoprani Daniela Barcellona, Annamaria Chiuri, Veronica Simeoni e Annalisa Stroppa. Tenori Fabio Armiliato, Roberto Aronica, Francesco Meli, Saimir Pirgu e Fabio Sartori. Baritoni Alessandro Corbelli, Roberto Frontali, Leo Nucci, Simone Piazzola e Luca Salsi. Bassi Alex Esposito, Ferruccio Furlanetto, Carlo Lepore, Michele Pertusi e Riccardo Zanellato. Il violinista Giovanni Andrea Zanon. Tutti scritturati dal sovrintendente Cecilia Gasdia che, dopo aver cancellato la stagione 2020 riprogrammandola il prossimo anno (con l’aggiunta di una Aida di Verdi in forma di concerto diretta da Riccardo Muti), ha messo insieme undici appuntamenti per i fine settimana di luglio e agosto per riportare il pubblico in Arena. Mille persone a sera (rispetto alle 13.500 che solitamente ne accoglie l’anfiteatro), come da decreto del governo, dopo il no arrivato da Roma ad una deroga per aumentare gli spettatori.

Certo, anche se i nomi in campo sono quelli di alcune delle stelle della lirica che oggi vanno per la maggiore nei più importanti teatri del mondo (anche la lirica vive una sorta di globalizzazione con “marchi” – leggi cantanti, direttori, registi – che si ripetono uguali da New York a Parigi a Berlino), fa strano sapere che saranno tutti impegnati in concerti. E non nello specifico dell’Arena, l’opera sotto le stelle. Perché, si sa, a Verona si va per lo spettacolo prima di tutto, per vedere se nella Marcia trionfale dell’Aida ci saranno gli elefanti, per contare quante comparse saranno sul palco nella Carmen, per accendere le candeline mentre il gongista annuncia l’inizio dello spettacolo e bere un calice di prosecco nell’intervallo facendosi un selfie. D’accordo, c’è anche la musica. Ma, complice lo scenario, sotto le stelle, non è la prima cosa a cui si bada. Pur se va dato atto a Cecilia Gasdia di lavorare per riportare la musica al centro.

Già dal titolo del cartellone 2020. «Lo considero un atto dovuto a difesa del nostro patrimonio che, come in ogni arte performativa, è fatto prima di tutto di persone, della loro dedizione, dello studio continuo per la più alta qualità e francamente, dato che affrontare il palco non è cosa facile, anche della loro tenuta psicologica» dice il sovrintendente che ha deciso di dedicare la serata inaugurale a medici e operatori sanitari che sono stati in prima linea nell’affrontare l’emergenza Covid. Tocca poi a un omaggio alle vittime con il Requiem di Wolfgang Amadeus Mozart che sarà proposto il 31 luglio con la bacchetta di Marco Armiliato e le voci di Vittoria Yeo, Sonia Ganassi, Saimir Pirgu e Alex Esposito.

Sabato 1 agosto Anna Netrebko, Yusif Eyvazov, Daniela Barcellona e Ambrogio Maestri, sempre diretti da Armiliato, saranno protagonisti della serata Le stelle dell’opera (già in programma nel cartellone originale del 2020). Venerdì 7 agosto Wagner in Arena con il soprano Ricarda Merbeth e la bacchetta di Gustav Kuhn. Tre gala dedicati a Verdi (l’8 agosto dirige Daniel Oren, cantano Eleonora Buratto, Francesco Meli e Luca Salsi), Rossini (il 14 agosto dirige Jader Bignamini, cantano Lisette Oropesa, Marina Viotti, Levy Sekgapane, Alessandro Corbelli, Mario Cassi e Roberto Tagliavini) e Puccini (il 22 agosto, dirige andrea Battistoni, cantano ancora la Buratto, Maria José Siri, Marcelo Alvarez e Piero Pretti). Il 13 agosto risuoneranno Le quattro stagioni di Vivaldi con il violino di Giovanni Andrea Zanon mentre il 21 agosto Leo Nucci sarà protagonista e curerà l’’ideazione scenica del Gianni Schicchi di Puccini. Finale con Placido Domingo, il 28 agosto nei panni di cantante e il 29 in quelli di direttore per un concerto con Sonya Yoncheva e Vittorio Grigolo.

Prezzi da 199 a 34 euro, ma possibilità di sostenere il teatro con biglietti/donazione da 500 o da 300 euro.

Leggi qui il cartellone della stagione 2020 dell’Arena di Verona