29.05.2020 I giardini del Quirinale deserti, niente pubblico festante come ogni anno alla vigilia del 2 giugno quando si aprono le porte della casa egli italiani. Solo la musica a ricordare, alla vigilia della Festa della Repubblica, le vittime del Covid. Avrà un sapore tutto particolare il concerto per il 2 giugno, la festa di tutti gli italiani, che si terrà al tramonto del 1 giugno: Daniele Gatti sul podio degli archi dell’orchestra del Teatro dell’Opera di Roma proporrà una meditazione in musica alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella: orchestrali distanziati in base alle norme di sicurezza, ma nessuno nei giardini ad ascoltare. Ma il concerto, ripreso dalle telecamere di Rai Cultura, sarà trasmesso alle 18.45 di lunedì 1 giugno su Rai1 e su Radio3 e arriverà in tutte le case per celebrare la Festa della Repubblica.
Sul leggio dei musicisti dell’Opera di Roma, teatro di cui Gatti è direttore musicale, tutte pagine per ensemble di archi: l’Adagio e Fuga di Wofgang Amadeus Mozart e il Silouan’s song, che Arvo Pärt ha dedicato alla figura del monaco ortodosso Silvano del Monte Athos. Di Antonio Vivaldi si ascolta il Concerto grosso in re minore n. 11 per poi fare un salto in avanti a Crisantemi, di Giacomo Puccini e a Langsamer Satz di Anton Webern. Chiusura con la celeberrima Aria sulla quarta corda dalla Suite n. 3 di Johann Sebastian Bach. «Il programma riflette la tragedia da cui stiamo uscendo e guarda con ottimismo a un futuro più sereno. Sono brani accorati di breve durata, capaci di parlare al cuore anche se non si è nelle migliori condizioni musicali» racconta Gatti che ha anche preparato una versione per archi dell’Inno di Mameli che verrà eseguito a inizio del concerto, prima dell’intervento del Capo dello Stato Mattarella.
Nella foto @PiùLuce Daniele Gatti