Santa Cecilia lancia una competizione per giovani musicisti Prima mondiale della partitura diretta da Antonio Pappano Tutte le informazioni per partecipare alla gara da 20mila euro
«Compositori di tutto il mondo unitevi». Slogan vecchio (ma sempre efficace) per un concorso completamente nuovo. Almeno per l’Italia. Michele Dall’Ongaro chiama a raccolta i musicisti con meno di quarant’anni per la prima edizione del Concorso internazionale di composizione dedicato a Luciano Berio promosso dall’Accademia nazionale di Santa Cecilia, in collaborazione con la Filarmonica della Scala, il Maggio musicale fiorentino, l’Orchestra sinfonica nazionale della Rai, la Siae e la fondazione Boris Christoff. Una competizione riservata a musicisti con meno di quarant’anni, realizzata con il contributo del Centro studi Luciano Berio e dedicato al compositore che dal 2000 al 2003 fu presidente proprio dell’Accademia romana.
L’idea è venuta a Michele Dall’Ongaro, giorno più giorno meno, il 20 febbraio del 2015. «La prima cosa alla quale ho pensato appena nominato presidente e sovrintendente dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il 20 febbraio di quattro anni fa, appunto: ho voluto offrire a giovani compositori quello che mi sarebbe piaciuto fosse stato offerto a me qualche anno fa» racconta Dall’Ongaro, partito come compositore (attività che, comunque, non ha chiuso in un cassetto) e oggi ai vertici di Santa Cecilia. «Il nome del musicista, però, non vuole essere solo un marchio. Guardiamo a Berio e al suo modo di intendere la musica come fatto sociale» spiega Dall’Ongaro.
Pronto il bando del Concorso dal quale uscirà il vincitore al quale sarà affidata una commissione del valore di 20mila euro. La partitura sarà pubblicata da Universal edition, «storico editore di Berio che da almeno quindici anni non introduce nel proprio catalogo nuovi compositori» ricorda ancora il sovrintendente di Santa Cecilia. La prima mondiale della partitura in un concerto della stagione sinfonica 2020/2021 di Santa Cecilia con la bacchetta di Antonio Pappano. «Nel giorno della prima avremo una giornata di studi dedicata a Berio in collaborazione con il Centro studi e nel corso della stagione proporremo una delle grandi pagine del musicista» racconta ancora Dall’Ongaro spiegando che nelle intenzioni degli organizzatori il concorso dovrebbe avere scadenza triennale.
C’è tempo sino al 1 luglio per inviare le iscrizioni tramite il sito
I partecipanti, che non dovranno aver compiuto il quarantesimo anno di età al 31 dicembre 2019, dovranno presentare due partiture non necessariamente inedite, una per orchestra e una per organico libero, anche cameristico, con almeno tre strumenti. Quota di iscrizione 100 euro
Qui il link al form di iscrizione
Basandosi su questi lavori (la fase eliminatoria entro il 30 settembre, quella finale il 13 e il 14 ottobre) la giuria selezionerà il compositore più interessante al quale verrà affidata la nuova commissione: un brano della durata compresa tra 12 e 15 minuti per orchestra sinfonica.
«Presidente di giuria sarà il maestro Pappano, con lui compositori di fama mondiale come l’italiano Ivan Fedele, la coreana Unsuk Chin, il francese Tristan Murail e l’americana Augusta Read Thomas» dice Dall’Ongaro sottolineando la presenza tra i giurati di due donne e rimarcando l’importanza della collaborazione tra diverse istituzioni musicali italiane «dopo anni in cui ci si guardava con sospetto e non si riusciva a collaborare». Dopo Roma la partitura del compositore vincitore arriverà sui leggii della Filarmonica della Scala, dell’orchestra del Maggio musicale e della Sinfonica nazionale della Rai. «Per la prima edizione ci siamo concentrati su un lavoro per orchestra sinfonica, per le prossime non escludiamo l’impiego di solisti, coro o dell’elaborazione elettronica. In linea con lo stile di Berio» dice ancora Dall’Ongaro per il quale «è bello quando un’idea raccoglie tanti consensi. Dedicare un importante concorso di composizione musicale alla memoria di Luciano Berio è sembrato a tutti una grande occasione per rendere omaggio, non solo allo straordinario musicista ma anche a uno degli intellettuali più influenti del XX Secolo. L’Accademia di Santa Cecilia, insieme alle massime istituzioni musicali italiane con le quali Berio ha avuto una storia forte, importante e duratura, è orgogliosa di presentare questo progetto che riunisce tutte le eccellenze intorno alla figura di un artista così significativo per la storia di Santa Cecilia e, più in generale, per la società».