21.01.2020 La notizia arriva da Vienna. Ma può essere indice di quello che sarà il nuovo corso del Teatro alla Scala targato Dominique Meyer. Domenica 19 gennaio in cartellone alla Staatsoper della capitale austriaca, di cui Meyer è ancora sovrintendente (entrerà in carica a Milano il 1 marzo), c’era il Lohengrin di Richard Wagner nel collaudato allestimento (l’Opera di Stato di Vienna è un teatro di repertorio con titoli che cambiano ogni sera) di Andreas Homoki. Sul podio era previsto Valery Gergiev. Inizio fissato per le 17. Ma alle 16.15 il volo privato che avrebbe dovuto riportare Valery Gergiev a Vienna (tra una replica e l’altra il direttore non era rimasto in città, ma era volato a San Pietroburgo per una Salome di Strauss al Mariinsky) non era ancora atterrato. Due conti rapidi sul tempo necessario per percorrere la distanza tra lo scalo e il teatro: il direttore d’orchestra non sarebbe mai arrivato in tempo per l’inizio della recita.
Ecco allora la decisione di Meyer di far salire sul podio Michael Güttler, musicista dell’ensemble del teatro viennese già scritturato per dirigere Don Giovanni, Evgenij Onegin e Flauto magico per i bambini. Per rispetto ai 2300 spettatori già in sala alla Staatsoper e a tutti gli artisti pronti dietro le quinte ad andare in scena. Tanto più che già alla terza recita del ciclo di repliche di gennaio di Lohengrin (alla prima un altro imprevisto con il forfait all’ultimo minuto di Piotr Beczala scritturato come protagonista e sostituito in corsa da Klaus Florian Vogt) Gergiev era arrivato in ritardo in teatro per via di un ingorgo trovato sull’autostrada.
Primo ritardo perdonato, il secondo no. In teatro (non solo a Vienna) c’è la regola che gli artisti debbano essere in camerino almeno mezz’ora prima dell’inizio della recita. E consuetudine vuole che si arrivi in teatro, ma anche in città con largo anticipo, proprio per evitare imprevisti.
Gergiev, che non è nuovo a episodi del genere (alla Scala arrivò in corsa a una prova generale di un concerto della Filarmonica della Scala con il teatro costretto a mandare sul podio Diego Matheuz, già in panchina), non dovrebbe ricevere il cachet per la recita non diretta di Lohengrin.
Nella foto @Valentin Baranovsky il direttore Valery Gergiev