07.01.2020 «Voi siete a casa, io mi sento ancora un po’ ospite». Prima conferenza stampa al Teatro alla Scala per il sovrintendente designato, Dominique Meyer, intervenuto alla presentazione del Roméo et Juliette di Gounod che debutta, secondo titolo della stagione, il 15 gennaio. «Conosco da tempo Lorenzo Viotti, conoscevo il padre Marcello e l’ho visto suonare spesso in buca a Vienna con i Wiener. E poi ritrovo con piacere Diana Damrau e Vittorio Grigolo. Ho lavorato con loro alla Staatsoper e sono felice di trovare parte della mia famiglia viennese nella mia nuova casa milanese» ha detto Meyer ricordando, poi, che la stagione in corso e parte della prossima sono state disegnate dal suo predecessore Alexander Pereira. «Ma sono pienamente d’accordo nel dare spazio a giovani talenti come Viotti perché abbiamo il dovere di ospitare non solo artisti affermati, ma anche giovani emergenti» ha spiegato lasciando poi spazio allo spettacolo. Il Roméo di Gounod torna nell’allestimento del Festival di Salisburgo e del Metropolitan di New York di Bartlkett Sher. Viotti sul podio, Grigolo è Roméo, la Damrau Juliette, Nicolas Testé è Frère Laurent, Marina Viotti, sorella del direttore d’orchestra, Stéphano e Sara Mingardo Gertrude. Tra i giovani Ruzil Gatim, segnalatosi prima all’Accademia rossiniana e poi al Rossini opera festival di Pesaro è Tybalt.