A Piacenza si riascolta il popolare melodramma di Ponchielli Ottimi protagonisti Saioa Hernandez e Francesco Meli
Omicidi e vendette in una Venezia pulp. Potrebbe essere una sintesi pop de La Gioconda di Amilcare Ponchielli. Racconto noir immerso nelle atmosfere plumbee della laguna. Una partitura ascoltata spesso in disco, perché è raro vederla sui palcoscenici lirici. Poi capita di risentirla dal vivo e di (ri)scoprire la profondità di una musica e di una storia, spesso liquidate come scapigliate, ma capaci di restituire la verità di vicende di uomini messi a nudo nella loro miseria, ma anche nella grandezza del sacrificarsi per amore. Perché questa è la parabola della cantatrice innamorata di Enzo, ma capace di sacrificarsi per consentire al marinaio di fuggire con l’amata Laura, salvata dalla morte stabilita per lei dal marito Alvise.
Peccato e redenzione impastati di umanità, immersi nell’acqua della laguna che è l’elemento dominante dello spettacolo di Federico Bertolani: palco invaso d’acqua, passerelle che scomposte e ricomposte evocano i luoghi dell’azione. Idea estetica che diventa la chiave di lettura per raccontare un mondo sull’orlo dell’abisso, dove ciascuno è solo con il proprio dolore come dice bene l’immagine finale di Gioconda imprigionata su un piccolo quadrato di terra in mezzo all’acqua.
La Gioconda è tornata in scena grazie allo sforzo produttivo del Teatro Municipale di Piacenza: dopo il debutto nella città emiliana l’allestimento di Bertolani, tutto giocato sui controluce che ritagliano i personaggi, approda domani a Modena e il 6 aprile a Reggio Emilia. Daniele Callegari sul podio dell’Orchestra regionale dell’Emilia Romagna tiene bene le redini della partitura (specie negli squarci sinfonici e nelle danze) mettendo i cantanti nelle condizioni di dare il meglio. Convincenti protagonisti Saioa Hernandez (risoluta Gioconda) e Francesco Meli (che debutta nel ruolo di Enzo offrendo ancora una volta una prova della sua maturità musicale). Con loro applauditi Anna Maria Chiuri (Laura), Agostina Smimmero (La Cieca) e Sebastian Catana (Barnaba).
Nelle foto di Roberto Ricci La Gioconda al Municipale di Piacenza
Articolo pubblicato su Avvenire del 23 marzo 2018