Un campo doi lavoro in Sibertia. Questo lo scenario su cui si apre l’ultima opera di Leos Janácek, Da una casa di morti ispirata a Dostoevskij. Opera andata in scena nel 1930, dopo la morte del compositore, rimaneggiata, nel terzo atto da direttore e regista dell’epoca misero mano al libretto e al finale, giudicato troppo pessimistico. La partitura così come la pensò Janacek si ascoltò per la prima volta solo nel 1958 a Praga. La racconto in tre minuti
Nella foto@Brescia/Amisano Teatro alla Scala Da una casa di morti