Un’opera cupa, dai toni veristi. Ma in salsa slava. È Jenufa che Leos Janácek scrive nel 1904 in provincia. Anche se ci vorranno dodici anni prima che arrivi al Teatro nazionale di Praga. Una storia, che viene narrata come se fosse il reportage su un fatto di cronaca, sulla gente umile, sugli ultimi, dove Janácek smette i dialetti della sua terra. Racconto Jenufa in tre minuti
Nella foto @Franco Lannino Jenufa al Teatro Massimo di Palermo