Un po’ favola e un po’ incubo. Perché ne L’Enfant et les sortilèges, che Maurice Ravel scrive su libretto di Colette nel 1925, gli oggetti si animano, i giocattoli assumono forma umana, gli animali parlano e si ribellano. Una storia ambientata nella cameretta di un ragazzino di sette anni, regno dei giochi e della fantasia. Racconto L’Enfant et les sortilèges in tre minuti
Nella foto Brescia/Amisano Teatro alla Scala L’enfant et les sortileges