Per il terzo capitolo del Trittico Giacomo Puccini guarda addirittura a Dante e alla sua Divina Commedia. Perché viene da lì, dal trentesimo canto dell’Inferno, lo strano personaggio che beffa i parenti del defunto Buoso Donati, avidi dell’eredità del morto. Vicenda ambientata a Firenze tra il sorriso beffardo toscano e la tenerezza dell’amore tra Lauretta e Rinuccio. Racconto Gianni Schicchi in tre minuti
Nella foto @Yasuko Kageyama Gianni Schicchi al Teatro dell’Opera di Roma