Niente Fata Smemorina come nel cartone animato della Disney. Niente topini e niente scarpetta di cristallo. Perché Cenerentola, che nell’opera di Gioachino Rossini, si chiama Angelina, non perde la scarpetta, ma un braccialetto. E a fare la magia uno strano personaggio, Alidoro. Nel 1817 al Teatro Valle di Roma la versione in musica di Rossini della favola di Charles Perrault fu un insuccesso. Oggi, invece, è uno dei titoli più popolari del compositore di Pesaro. Lo racconto in tre minuti.
Nella foto La Cenerentola al Rossini opera festival di Pesaro